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L’itinerario prende il via da Soleto il paese storicamente e artisticamente più rappresentativo dell’area. All’interno del suo caratteristico centro storico si possono ammirare i meravigliosi affreschi della Chiesa bizantina di S. Sofia e S. Stefano. Uno dei maggiori esempi nel Salento della fusione di elementi culturali e artistici orientali e occidentali. La slanciata Guglia di Raimondello Orsini del Balzo ci attende con il fascino del suo raro stile romanico-gotico e con le sue mitiche fondazioni magico-esoteriche.
Da Soleto prendiamo la via rurale verso Nord che coincide in parte con la strada pre-romana che collegava la cittadina al porto di Roca sull’Adriatico. Un rigoglioso uliveto plurisecolare ci accoglie attraverso una ininterrotta serpentina di muretti a secco. Dopo circa 5 chilometri giungiamo al Laccu Craparu una grande dolina carsica che per secoli è stata utilizzata dai pastori per abbeverare il bestiame e che era un importante punto sulla via che portava ( e porta ancora oggi) alla vicina Sternatia.
Giungiamo nella bella Sternatia il paese dove si conserva meglio la lingua greca.
Nel centro storico si consiglia di visitare il cinquecentesco frantoio ipogeo di palazzo Granafei, completamente scavato nella roccia e ben restaurato.
A Sternatia in piazza è molto semplice, acuendo l’udito, ascoltare (e questo vale in tutta la zona grecanica) la melodiosa lingua greca che qui viene chimato in gergo Grico, l’antico idioma di Omero che qui si è conservato nella sua antica forma bizantina.
Da Sternatia imbocchiamo la strada che passa dal campo santo e che dopo appena un paio di chilometri ci porta a Zollino.
A Zollino possiamo ammirare un importante esempio di dolina adoperata per ospitare le tipiche pozzelle che nella Grecìa Salentina sono state usate per secoli per la raccolta dell’acqua piovana. Inoltre, possiamo visitare la bella chiesa di S. Pietro e quella di S. Anna.
Proseguendo per la stazione possiamo osservare l’omonimo menhir, caratteristico monolite alto circa 3,5 m che ricorda gli antichi culti preistorici presenti nel Salento.
Dal menhir proseguendo si imbocca la strada provinciale Martano-Soleto e si ritorna al punto di partenza dell’itinerario. |