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...Sono un greco anch'io, non è una novità, ma è che nel dirlo provo quasi un piacere nella pelle, una sorta di leggero e improvviso fremito che mi riempie il sangue, circola con esso, mi arriva in petto, in gola, negli occhi, diventa sussulto, tremore...quasi pianto!
Le mie origini sono greche; il mio costume, l'amore per la verità, qualche volta la mia malinconia, mi arrivano da mio padre o dai miei progenitori greci, sacerdoti e cultori del sapere, conoscitori delle cose del cielo, fabbricanti di armonia, che per tutto furono famosi, amati, stimati, meno che per le armi e la violenza... (da "Il Fabbricante di armonie. Antonio Galateo" di Antonio Verri) |
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Nel centro del salento si estende un'area composta da nove comuni definita Grecìa Salentina in cui si parla una lingua antichissima, figlia diretta di Omero, rimasta per secoli a salvaguardia della cultura e delle tradizioni di questo lembo di terra: Il griko .
Calimera, Castrignano dei greci, Corigliano d'Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino, (Carpignano Salentino e Cutrofiano fanno parte dell'Unione amministrativa dei comuni della Grecìa salentina. In questi due Comuni, il grico non è parlato dal 1800) rappresentano la parte residua di un territorio che nei secoli passati era molto più ampio e che si estendeva, con una certa continuità, dallo ionio all'adriatico.
L'origine dell'area, è ancora oggi incerta e vede la presenza di tre distinte fazioni con idee nettamente contrastanti.
La prima ipotesi, sviluppata agli inizi del novecento dal glottologo tedesco Gerhard Rohlfs e poi pubblicata nell'importante volume degli “Scavi linguistici nella Magna Grecia” attribuiva a questa lingua un'origine magnogreca. Tale ipotesi scaturisce, essenzialmente, dalla presenza nel grecanico di numerosi termini d'origine arcaica, assenti nella lingua neo-greca e nel greco bizantino.
La seconda ipotesi, proposta da Domenico Comparetti e presentata nel 1866 nei “ Saggi dei dialetti greci dell'Italia meridionale” e, in un secondo momento, approfondita da Giuseppe Morosi che nel 1870 pubblicò una delle più importanti ricerche su questa tematica dal titolo “Studi sui dialetti greci della Terra d'Otranto preceduti da una raccolta di canti leggende proverbi e indovinelli nei dialetti medesimi” , basava le proprie convinzioni su un'attenta ricostruzione storica del periodo pre-cristiano che ha portato a ritenere più probabile un'origine bizantina della Grecìa.
A queste due se ne aggiunge una terza, formulata da J. Martin, che riteneva la Grecìa Salentina nata a seguito di migrazioni dalla Grecia, dalla Sicilia e dalla Calabria a partire dal IX/X sec.
Attualmente, la maggior parte degli studiosi, è d'accordo nel proporre una origine bizantina dell'area ellenico-salentina, anche se, ancora nessuno è riuscito, in maniera realmente concreta, a smontare le valide teorie proposte da Gerard Rohlfs.
Oggi, in tutti e nove i comuni, la lingua grica, vede sempre più un costante e inesorabile declino.
Solo gli anziani, infatti, si esprimono ancora utilizzando questo idioma. I giovani, purtroppo, nonostante l'impegno profuso dalle scuole in cui il grico viene regolarmente insegnato, non lo utilizzano più per comunicare, preferendoli il dialetto latino o, al massimo, l'italiano, segnando in tal modo, dopo per lo meno mille e cinquecento anni di storia, l'inesorabile fine di questa incredibile lingua. |
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Kalinnitta (buona notte) |
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Ti en glicèa tùsi nifta en'òria
C'evò e' plònno pensèonta ss'esèna
C'ettù ‘mpi sti ffenestra-ssù agàpi-mu
Ti kardìa-mmu su nifto ti ppena
Evò panta ss'esèna pensèo
Jatì' sena zichi-mu ‘gapò
Ce pu pao, pu sirno pu stèo
Sti kkardia pànta sèna vastò
T'asteràcia pu panu me vlèpune
Ce m'o fengo krifizzu nnomena
Ce jelù ce mu leone ston ànemo
Ta traùdia pelis i chamèna Kalinitta se finno ce feo
Plàia su t'ivo pirta prikò
Ma pu pao, pu sirno, pu steo
Sti kardìa pànta sèna vastò |
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Com'è dolce questa notte, come è bella
E io non dormo pensando a te
E qui dietro alla tua finestra, amore mio
Ti apro la pena del mio cuore
Io penso sempre a te
Perché ti amo anima mia
E dovunque io vada, mi spinga o rimanga
Nel cuore porto sempre te
Le stelle dall'alto mi guardano
E confabulano insieme alla luna
E ridono e mi dicono: al vento getti
i canti che sono perduti Buona notte, ti lascio e parto
Dormi tu che io parto amareggiato
Ma dovunque io vada, mi spinga o rimanga
Nel cuore porto sempre te |
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"Rete Turistica della Grecìa Salentina"
via R. Elena,12 - 73010 Soleto (LE)
e.mail info@greciasalentina.info - Tel. 3338451218 - 3474634749
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