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Il coraggio del rischio
di Sergio Blasi (Presidente Istituto Diego Carpitella)

La Notte della Taranta, in questi dieci anni, ha segnato profondamente questo territorio, ha pro­dotto ricchezza richiamando qui uomini e donne che hanno scelto il Salento per rifocillarsi dalle fatiche di un anno. Nel terzo millennio gli uomini non saranno più in grado, come è acca­duto per l'antichità, di costruire nuove cattedrali, nuovi straordinari monumenti, mattone su matto­ne. Le "cattedrali" del nuovo millennio saranno proprio questo straordinario patrimonio di tradizioni che è corso di bocca in bocca, di generazione in generazione, che va tutelato per essere vissuto e offerto come accade con i grandi monumenti dell'antichità agli occhi e al piacere di chi vuole gode­re dei suoi benefici.

La Notte della Taranto è festa popolare, la cui straordinarietà sta soprattutto nella consapevolezza che quella piazza che assiste alle varie tappe del festival e del Concertone finale ha di ciò che accade sul palco. Piazza attiva, che è padrona e proprietaria di quello straordinario patrimonio, ricchezza collet­tiva e mai bottino privato. Oggi, dopo dieci anni avvertiamo il dovere di andare oltre, di strutturare fortemente non solo i luoghi dello spettacolo ma quelli della ricerca, dello studio, dello scambio, di entrare in relazione con altre feste popolari che in Europa e nel mondo si rappresentano. Ecco per­ché la decima edizione sarà segnata dall'incontro con i direttori artistici di altri folk festival prove­nienti dalla Francia e dall'Inghilterra, dalla Norvegia, il Marocco e l'Italia che insieme a noi discuteran­no di esempi di politiche culturali per lo sviluppo del territorio. E poi la Fondazione Notte della Taranta per strutturare e rendere permanente la discussione e il dibattito, le produzioni culturali partendo dalla ricerca e dall'approfondimento. Per dare un luogo fisico, concreto, dove conservare e cataloga­re per rendere fruibili i tanti materiali frutto di indagini pubbliche e collettive come di appassionati campi di ricerca privati da mettere a disposizione di studiosi e di giovani investigatori. Ora, dopo dieci anni, possiamo dirlo con serenità, abbiamo saputo scovare di edizione in edizione, dentro le nostre scelte, il coraggio del rischio. Ci saremmo potuti adagiare su un effimero e momen­taneo successo, che è salito forte soprattutto nelle ultime edizioni cullandoci del privilegio di colla­borazioni con straordinari musicisti che hanno in questi anni fatto omaggio alla dignità e alla forza della nostra musica di tradizione. Ma è proprio in questa capacità di non essere bersaglio fisso, di sfuggire ai rischi, di posizionarsi su comodi e consolanti risultati che La Notte della Taranto potrà con­tinuare a esserci e a vivere. Mai avremmo pensato dieci anni fa di essere protagonisti di un corto cir­cuito così positivo per questa terra. Ma abbiamo imparato da ragazzi a leggere Bodini e a praticare il suo bandire la marginalità e abbiamo provato a guardare in faccia quella luna a cui lui spesso par­lava "ma tu, luna le incognite finestre illumini del Nord mentre noi parliamo, nel fondo di quest'esu­le provincia ove di te solo la nuca appare" Proviamo a trovare il riscatto guardandola in faccia quel­la luna. Buona sorte, piccolo Salento.
   
 
Ogni anno nel periodo che precede la settimana delle Palme, nei comuni della Grecìa salentina, si svolge il tradizionale appuntamento dei "Canti di Passione".
Nelle chiese più belle dell'area ellenofona, cantori e musicanti provenienti da tutte le zone d'Europa, si esibiscono al fianco dei cantori grichi che da secoli ripropongono le strazianti vicende della "Passiuna tu Cristù" e de "Lu Santu Lazzaru" considerate tra le più belle espressioni della poesia popolare dedicate al periodo pasquale.
 
     

"Rete Turistica della Grecìa Salentina"

via R. Elena,12 - 73010 Soleto (LE)

e.mail info@greciasalentina.info - Tel. 3338451218 - 3474634749

 
 
 
 
 
 
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